Shelf life dell’olio extravergine di oliva: cos’è?

Una delle domande più frequenti che ci viene posta è: come conservo l’olio dopo l’acquisto? Innanzitutto dal 2016 la norma che prevedeva una scadenza dell’olio extra vergine di oliva entro i 18 mesi dall’imbottigliamento è stata modificata. La data di scadenza è decisa a discrezione del produttore/imbottigliatore di olio, ed è preceduta dalla frase “da consumarsi preferibilmente entro il..”. Trattasi perciò di un consiglio e non di una regola tassativa. La shelf life dell’olio è  quel periodo di tempo entro il quale le caratteristiche del prodotto sono ritenute ancora accettabili per il consumatore, nonché a norma per i requisiti di categoria.

Esistono due tipologie di shelf life: primaria e secondaria. La shelf life primaria corrisponde al tempo che intercorre tra la produzione dell’olio e il suo imbottigliamento, invece la shelf life secondaria è un periodo di tempo che inizia con l’apertura della confezione e che termina nel momento in cui le caratteristiche dell’olio non sono più quelle iniziali.

 

Quali sono i migliori materiali per conservare l’olio?

Premettiamo sempre che la qualità di un buon olio extravergine di oliva inizia dalla scelta di una materia prima sana e fresca. Al termine della produzione coscienziosa dell’olio, noi conserviamo il prodotto all’interno di silos inerti in acciaio inox, che ben si prestano a preservare tutte le caratteristiche dell’olio extravergine di oliva sino al vostro acquisto.

Al momento dell’imbottigliamento, scegliamo con criterio i materiali. Utilizziamo bottiglie in vetro scuro sigillate poi con un tappo di alluminio e plastica, oppure lattine in acciaio rivestite in banda stagnata che assicurano un’assenza di alterazioni del prodotto, in quanto sottoposti a trattamenti che ne certificano l’idoneità al contatto alimentare. Le lattine sono poi sigillate da un tappo di plastica che impedisce il passaggio di aria. La lattina va poi smaltita negli appositi contenitori della raccolta metalli, scindendo il tappo di plastica.

 

Quali sono i nemici dell’olio?

Luce, calore e ossigeno sono nemici dell’olio; pertanto il contenitore in cui viene conservato dev’essere impermeabile e non deve trasmettere odori e sapori. Conservare in materiali non idonei innesca nell’olio fenomeni idrolitici e di ossidazione. Inoltre l’antica credenza per cui occorre lasciare il contenitore dell’olio fresco senza tappo per qualche giorno è fondata su principi del tutto errati. Infatti questa azione non fa altro che far penetrare l’ossigeno nel contenitore e aumentare la velocità della reazione di ossidazione dell’olio, compromettendo le sue caratteristiche. Nonostante consumare un olio vecchio non comporti alcun rischio per la salute umana, l’olio extravergine di oliva va consumato fresco e preferibilmente entro l’anno e mezzo dalla produzione per beneficiare a pieno delle sue caratteristiche.

 

Consigli di conservazione

Al momento del vostro acquisto vi consigliamo di riporre l’olio in un luogo asciutto e al riparo dalla luce, ad una temperatura tra i 13 e i 25 °C. Evitate di fare scorta per non più di quanto si possa consumare in un anno. È inoltre consigliabile effettuare dei travasi nel caso in cui si apra una lattina di olio da 5 litri. Questa infatti rimarrebbe aperta per molto tempo fino al suo termine, pertanto l’ossigeno entrerebbe nell’olio ogni qualvolta si aprisse per condire una pietanza. Pertanto munitevi di circa 4 bottiglie in vetro scuro, e travasate l’olio in questi contenitori in modo tale da avere sottomano la giusta quantità e compromettere il meno possibile il prodotto all’apertura.